I tre modelli fondamentali
Le reti vengono classificate per architettura in base al modo in cui sono organizzate internamente. Distinguiamo tre modelli fondamentali: Master-Slave, Client-Server, Peer-to-Peer.
Vediamoli nel dettaglio:
L’Architettura Master-Slave
All’interno dell’architettura Master-Slave c’è un dispositivo (master) che svolge la funzione di controllo degli altri dispositivi connessi in rete (slave).
Il master interroga o invia comandi ai diversi slave regolando il traffico dati.
Questo modello ha avuto successo in passato e attualmente viene ancora nelle tecnologie USB o Bluetooth o nella gestione dei dischi.
L’Architettura Client-Server
L’architettura Client-Server è quella più diffusa nelle reti moderne, ne è un esempio Internet stesso.
È composta da un server (il fornitore di servizi) che si occupa di fornire una risposta alle richieste dei client (utilizzatori dei servizi), svolgendo varie funzioni, ad esempio l’invio/ricezione e l’elaborazione di dati.
L’Architettura Peer-to-Peer
L’architettura Peer-to-Peer si differenzia delle altre per via del rapporto alla pari che è presente tra i nodi della rete, è perciò assente un “punto di controllo centralizzato”.
Infatti all’interno di questo tipo di architettura tutti i dispositivi possono fungere da “client” o da “server”.
Tuttavia questa libertà ha delle limitazioni, infatti all’interno di una sessione di comunicazione tra due nodi, soltanto uno di essi potrà svolgere il ruolo di client e di server.